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Monday, June 4, 2018

Blade Show 2018

Il Blade Show di Atlanta non ha bisogno di presentazioni: la piu grande ed importante fiera del settore lame. In questa edizione 2018 si sono distinti particolarmente i nostrani produttori Maniaghesi Fox, Lionsteel e Viper.

Alla Fox va l'ambito "Coltello dell'Anno" con il suo innovativo SURU, Lionsteel si aggiudica ancora una volta il premio per la qualità produttiva, mentre a Viper quello per il miglior coltello da cucina. I tre produttori insieme si aggiudicano inoltre il premio "Collaborazione dell'Anno" per la loro serie di tre lame prodotte sotto il nome "MKM" e realizzate in collaborazione con i designers Bob Terzuola e Lucas Burnley alla fine di celebrare 600 anni di tradizione del coltello di Maniago.

Ma vediamo nel dettaglio tutti i premi assegnati al Blade Show 2018:


Overall Knife of the Year - Fox Knives SURU




















American Made Knife of the Year - Chris Reeve Impinda

 


Imported Knife of the Year - Spyderco Paysan













Most Innovative Amercan Design - Rick Hinderer Tri-Way Pivot System

















Most Innovative Imported Design - V Nives C.R.A.B.
















Best Buy of the Year - CRKT Caligo




















2018 Investor/Collector Knife of the Year® – Protech Newport Diamond Elite Ultimate




















Manufacturing Quality Award - Lionsteel





















Accessory of the Year – CRKT KMT





















Knife Collaboration of the Year - MKM for FOX, Lionsteel and Viper


























Kitchen Knife of the Year – Viper Sakura


















Friday, February 2, 2018

Forme delle lame

Dopo l'articolo introduttivo sugli acciai da lame, continuiamo questa serie con un'altro fattore importantissimo: la forma della lama. Se il materiale influairà sulle prestazioni, sulla robustezza, sulla facilità di affilatura e sul costo, sarà principalmente la forma della lama a definire gli utilizzi per i quali verrà impiegato, oltre che avere una grande importanza sull'estetica del coltello finito. Quest'ultimo fattore è di fatto quello predominante, a parità di altre caratteristiche, che fa pendere l'ago della bilancia a favore di un modello o di un produttore rispetto ad un altro.

Vediamo ora nel dettaglio le più comuni forme utilizzate nelle lame dei coltelli, utilizzando la classica nomenclatura anglosassone. 


Simple / Normal 


Una lama semplice, con dorso dritto e parallelo all'asse del coltello. La lama è anch'essa dritta e parallela al dorso, al quale si congiunge tramite una curva che va a formare la punta della lama. Il dorso dritto consente far forza con entrambe le mani in modo sicuro, concentrando la pressione anche solo su una piccola zona del tagliente se necessario. E' un tipo di disegno classico e molto usato per la sua robustezza, che lo rende adatto a lavori pesanti.


Drop point

Una lama con la parte finale del dorso che scende verso il basso per andare ad incontrare il tagliente. Questo profilo crea una lama solida, con una punta molto robsta e allo stesso tempo maneggevole durante il taglio o se usata per forare. Disegno molto utilizzato ad esempio nelle lame tascabili e da lavoro, si trova ad esempio nel classico coltellino svizzero e nei coltelli da chef.


Trailing point

Lama con una ampia curva nella parte finale del dorso, che procede verso l'alto ad incontrare il tagliente, anch'esso dall'ampia curva, che vanno a formare una punta particolarmente acuminata. In questo tipo di lama la punta è generalmente più in alto rispetto alla parte superiore del manico. La sua particolare curvatura aiuta a fare tagli precisi, lunghi e uniformi, per questo è una forma molto usata in coltelli da sfilettatura, soprattuto di pesci e piccola selvaggina, oltre che nelle armi da taglio.

Clip point

Una lama dritta, con la parte finale del dorso "tagliato" da una curva in modo da andare d incontrare il tagliente vicino all'asse del coltello. La sezione tagliata può essere dello stesso spessore del dorso oppure assottigliata in modo da creare un secondo filo. Questo tipo di profilo va a formare una punta molto acuminata, il che lo rende ideale per forature e lavori di precisione, anche grazie al fatto che solitamente la punta è in asse con il coltello. Questa forma è molto popolare, anche grazie all'estetica bilanciata ed accattivante, e quindi trova applicazione sia in piccoli chiudibili che in grossi "Bowie".

Spey point

Questa lama presenta la parte finale del dorso "tagliata" obliquamente in modo da scendere ad incontrare il tagliente, formando una punta piuttosto ottusa. Questo tipo di forma era concepito per creare uno strumento comodo da usare in sicurezza senza rischiare di ferisri accidentalmente con una punta troppo acuminata. Questo tipo di lama era originariamente utilizzato per processare gli animali, ma è diventata popolare nei coltelli stile trapper.

Spear point

Una lama simmetrica sui due lati, con la punta in asse con il coltello. Generalmente affilata su entrambi i lati, è utilizzata di punta come nei pugnali ma solitamente scomodo ed inutile per ogni altro utilizzo. Doveroso inoltre specificare che nel caso del doppio filo il trasporto è vietato nel nostro Paese, ed anche il possesso è severamente regolamentato.

Tanto

La lama di tipo tanto segue la tradizione delle spade e dei pugnali giapponesi, e si presenta con dorso e lama dritti, intersecati da un secondo tagliente più piccolo che va a formare la punta. Questo tipo di punta era scelto per la sua robustezza e per la capacità di penetrare materiali duri, come le corazze dei nemici. Oggigiorno sono lame molto popolari, soprattutto per il loro valore estetico.

Sheepsfoot

Lama completamente dritta con un dorso che forma una profonda curva per andare a formare la punta. E' un tipo di coltello molto sicuro, senza punte acuminate, e deve il suo nome al tradizionale utilizzo dei pastori, che se ne servivano per modellare gli zoccoli degli animali, e veniva impiegata anche in campo marittimo per tagliare funi senza correre il rischio di ferirsi accidentalmente. Oggigiorno è molto utilizzata per la scultura del legno o nei coltelli destinati ai bambini ed ai principianti.

Hawkbill

Una lama che presenta un tagliente concavo, con una forma simile ad un artiglio. La loro punta è acuminata ma poco adatta alla foratura, in quanto non in asse con il coltello, ma sono ideali per il taglio e l'intaglio, in particolare per tagli lunghi. La forma della lama e il tagliente consentono a questo tipo di lama di "tenere" il materiale durante il taglio e riduce il rischio di ferirsi accidentalmente se si scivola. Questo particolare disegno ha una lunga tradizione nelle armi da taglio di cultura orientale, ed è stato recentemente riscoperto in moderne lame da difesa, tattiche e da combatitmento.

Wednesday, January 24, 2018

Oreste Frati

Un anno fa in questo stesso giorno ci lasciava Oreste Frati, personaggio di spicco del panorama dell'industria Italiana del coltello e della città di Maniago, fondatore nel 1977 del marchio FOX, ormai conosciuto e blasonato a livello mondiale per i suoi prodotti innovativi, la scelta di materiali all'avanguardia e la cura maniacale di ogni dettaglio.

Tutti speriamo che lo spirito innovatore e di ricerca di questo grande personaggio perduri attraverso il lavoro dell'azienda che porta le sue iniziali nel nome. 

Monday, January 22, 2018

Introduzione agli acciai da lame

Questo è il primo di una serie di articoli di approfondimento riguardanti l'argomento preferito da molti quando si parla di bushcraft e survival: il coltello. Questi articoli tratteranno non tanto recensioni e pareri, quanto approfondimenti su materiali, forme, metodi di costruzione ed in generale ogni aspetto tecnico del mondo delle lame, in modo da aiutare ogniuno a comprendere meglio questi argomenti e riuscire a scegliere quel che è meglio per lui su basi tecniche e non per sentito dire o pareri altrui.

L'argomento che abbiamo scelto per iniziare quest rubrica è quello che bisognerebbe tenere maggiormente in considerazione scegliendo un coltello: il materiale con cui è realizzatoQuesto fattore è infatti quello che determinerà in larga parte prestazioni, utilizzi e costo del coltello.

La stragrande maggioranza delle lame attualmente in commercio è realizzata in acciaio, ovvero una lega di ferro e carbonio alla quale vengono aggiunti altri elementi allo scopo di migliorarne alcune caratteristiche utili all’utilizzo finale.

Le caratteristiche principali considerate nella scelta di un moderno acciaio da lame sono cinque:
·   Durezza: la capacità di resistere alla deformazione quando viene applicata una forza. Normalmente viene espressa seconda la scala Rockwell C (HRC).
·      Elasticità: la capacità di resistere  senza criccarsi o spezzarsi ad urti, sollecitazioni o flessioni. In questo caso non c’è un valore standardizzato ma più una valutazione soggettiva. Di solito più un acciaio è duro e meno è elastico.
·     Resistenza all’usura: la capacità di resistere all’abrasione causata dai materiali che taglia o dall’azione dei detriti che si formano durante l’utilizzo. Normalmente questa resistenza è correlata alla durezza, ma dipende anche in buona misura dalla presenza di alcuni elementi aggiuntivi nella lega.
·  Resistenza alla corrosione: la capacità di resistere all’ossidazione dovuta ad umidità, acidi, sali e quant'altro. Normalmente una grande resistenza alla corrosione si ottiene sacrificando altre caratteristiche importanti.
·  Tenuta del filo: la capacità di mantenere l’affilatura durante l’uso. Questa caratteristica è quella pi ù soggettiva tra quelle descritte, in quanto dipende in larga parte dall’uso che si fa della lama: cosa si taglia, come lo si taglia ed in che condizioni lo si fa.


Come già accennato, alcune delle caratteristiche si ottengono a discapito di altre, quindi non è possibile avere un acciaio che eccella in ognuna di esse: il massimo che si può ottenere sarà sempre un compromesso tra vari fattori. L’esempio classico di questo concetto è il bilanciare durezza ed elasticità: alcune lame saranno molto dure e terranno molto il filo, ma tenderanno a rompersi se sottoposte a forti sollecitazioni, mentre altre saranno capaci di resistere meglio agli sforzi ma tenderanno a perdere molto velocemente il filo. In conclusione quindi il fattore più importante da valutare nella scelta dell’acciaio adatto ad un coltello è l’utilizzo che dovremo farne.



Gli acciai più usati nella produzione di lame si possono dividere in tre categorie:
·     Acciaio al carbonio: definizione imprecisa, visto che di fatto tutti gli acciai sono “al carbonio”, indica acciai grezzi, non inossidabili e ad alto contenuto di carbonio. Le lame di questo acciaio sono rustiche e resistenti, facili da lavorare e da affilare anche sul campo, per questo sono molto utilizzate per coltelli da sopravvivenza e machete, nonostante la loro scarsa resistenza alla corrosione. Un classico esempio di questo tipo di acciai è il 1095 americano.
·      Acciaio inossidabile: fondamentalmente acciaio con un alta percentuale di cromo (maggiore del 13%) per resistere alla corrosione. Alla lega sono spesso aggiunti altri elementi per migliorarne alcune caratteristiche o correggerne i difetti, come ad esempio la fragilità. Tra i più famosi acciai inox da lame quelli della serie 400.
·    Acciaio da utensili: derivato dal mondo degli utensili da taglio, comprende varie leghe di acciaio duro. Sono quelli che in ambito industriale e delle lavorazioni meccaniche si chiamano acciai rapidi e super rapidi (HSS). Classico esempio di questo tipo di acciai è il D2.



·       Acciai sinterizzati: derivati anche questi dall’ambito delle lavorazioni meccaniche, usano la tecnologia delle polveri per creare particolari leghe non ottenibili tramite processi tradizionali. I materiali sinterizzati presentano elevatissime durezze e grane molto fini, e contengono grandi quantità di cromo presente in parte legato ad altri elementi ed in parte “libero” in modo da avere un effetto antiossidante. Forse il più famoso sinterizzato da lame è l'M390.


Altri fattori che influenzano le prestazioni

Oltre al tipo di acciaio e alla composizione, anzi forse più importante rispetto a questi fattori, è la tempra, ovvero un trattamento termico che consiste nel raffreddare repentinamente l’acciaio per modificarne la struttura e quindi le caratteristiche meccaniche. Dopo la tempra si effettua il rinvenimento, ovvero un ulteriore processo termico di riscaldamento che ha lo scopo di limitare le tensioni interne e i difetti causati dalla tempra.

Il tipo e la qualità della tempra possono variare anche di molto le prestazioni di un determinato acciacio, e questo è il motivo per il quale le prestazioni di una lama possono variare anche considervolmente da quelle di un altra, anche se realizzate entrambe con lo stesso acciaio.